Tim Cook commenta l’arrivo di DeepSeek AI
Durante l’ultima conference call con gli investitori, il CEO di Apple, Tim Cook, ha risposto a una domanda riguardante DeepSeek, l’azienda cinese di intelligenza artificiale che sta rivoluzionando il settore con una drastica riduzione dei costi di sviluppo e gestione dei modelli avanzati. L’argomento è stato sollevato dall’analista Ben Reitzes di Melius, che ha chiesto a Cook come Apple consideri l’arrivo di DeepSeek e il suo potenziale impatto sul settore tecnologico.
Reitzes ha sottolineato come DeepSeek abbia ridotto i costi computazionali necessari per addestrare e far funzionare modelli di intelligenza artificiale avanzati e ha chiesto a Cook se questa evoluzione possa rappresentare un vantaggio per Apple in termini di costi e sviluppo tecnologico.
Cook ha risposto riconoscendo l’innovazione introdotta da DeepSeek e il valore di un’efficienza maggiore nel settore dell’intelligenza artificiale. Il CEO ha evidenziato come Apple abbia sempre puntato sull’integrazione tra hardware e software per massimizzare l’efficienza dei propri sistemi.
“In generale, penso che l’innovazione che migliora l’efficienza sia positiva, ed è proprio quello che vediamo in questo modello. La nostra stretta integrazione tra silicio e software continuerà a offrirci un grande vantaggio. Come sapete, elaboriamo i dati sia direttamente sui dispositivi che nel nostro cloud privato, un approccio che, dal punto di vista architetturale, rispecchia ciò che avviene sui nostri dispositivi”.
Cook ha poi sottolineato che Apple ha sempre adottato un approccio prudente e strategico agli investimenti in infrastrutture, mantenendo un equilibrio tra potenza di calcolo locale e utilizzo di server nel cloud privato dell’azienda.
“Per quanto riguarda gli investimenti, abbiamo sempre avuto un approccio molto attento e ponderato. Continuiamo a sfruttare un modello ibrido che combina l’elaborazione on-device con il nostro cloud privato e riteniamo che questa strategia continui a offrirci vantaggi significativi.”
Apple sta sviluppando la sua strategia nell’intelligenza artificiale attraverso un modello ibrido, combinando elaborazione locale sui dispositivi con l’integrazione di soluzioni cloud. L’azienda ha recentemente annunciato collaborazioni con OpenAI per potenziare Apple Intelligence, senza però rinunciare alla propria visione basata sulla privacy e sull’ottimizzazione dell’elaborazione locale.
Questa strategia è stata accolta positivamente dal mercato, in quanto permette ad Apple di sfruttare l’evoluzione dell’intelligenza artificiale senza dover sostenere costi eccessivi per le infrastrutture computazionali. Grazie a una riduzione dei costi operativi nel settore dell’IA, Apple può continuare a sviluppare le proprie soluzioni con maggiore flessibilità, mantenendo il controllo sull’esperienza utente e sulla sicurezza dei dati.